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12 Dicembre 2017 - 16:51
la luminaria appesa di notte
A Colleretto Giacosa si accendono le emozioni. E si accendono durante le festività di Natale.
Domenica scorsa, il paese ha inaugurato “Natale295/ l’abito della festa/ indagine sul concetto di gioia”, ideato dall’artista torinese Sara Conforti esperta di progetti di ricerca che coinvolgono la popolazione per tutte le famiglie di Colleretto che sono, appunto 295.
Il lavoro finale, speciali luminarie, installazioni ambientali ad impatto zero. frutto di un percorso d’indagine costruita da Sara Conforti in collaborazione con la cittadinanza all’insegna della relazione e della salvaguardia dell’ambiente.
“Il progetto - racconta Sara Conforti - è partito da una riflessione fatta dai cittadini sul concetto di gioia. A loro è stato chiesto di raccontare e ricordare fatti legati ai propri indumenti d’affezione, indossati in un momento di festa”.
Per farlo i cittadini si sono incontrati quattro volte e hanno raccontato le loro storie. Sono stati utilizzati foto, canzoni, ricordi del passato. Tutto quello che poteva rievocare storie.
Ogni famiglia ha quindi selezionato dal proprio armadio un indumento indossato durante un momento di festa, abbinato lo stesso ad una fotografia e scritto infine un breve racconto che potesse restituirne i ricordi e le emozioni Al termine della narrazione i partecipanti hanno selezionato una parola per riassumere le emozioni incontrate.
“Il percorso laboratoriale ha previsto una fase preliminare per la costruzione della mostra e dell’archivio che si è realizzato in modalità domestica e privata - continua -. Il 24 settembre sono stati recapitati a domicilio 295 speciali sacchetti (uno per ogni famiglia) confezionati e ricamati in collaborazione con le mamme di Casa Ugi – Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini e idea ricamo di Borgaro contenenti i kit di partecipazione”.
Il passo successivo è stato legare insieme tutto questo con delle parole chiave che per i cittadini potessero rappresentare la gioia legata a quei momenti. Ne hanno individuate quindici, che sono state utilizzate per la creazione delle luminarie.
“Le 15 parole sono state ricamate dagli stessi cittadini su stendardi e sono state appese lungo via Umberto in occasione dell’evento di ‘Una finestra sui presepi’, in programma dall’8 dicembre.
Delle vere e proprie luminarie ad impatto zero, insomma, realizzate in sinergia con il progetto “New Life” delle aziende Sinterama Group e Boselli spa, che sfrutta la tecnologia per recuperare le bottiglie di plastica raccolte nel nord Italia.
Oltre all’installazione ambientale, il progetto ha previsto anche una mostra/archivio per raccontare al pubblico il processo d’indagine sul ricordo del territorio ed uno spettacolo teatrale finale per celebrare la memoria condivisa ed i concetti di gioia scaturiti dal processo partecipato.
Inoltre, l’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Casa Ugi – Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini e sostenuto dalle aziende Sinterama S.p.A. + Boselli & C. Spa nella sua parte installativa grazie alla sponsorizzazione di filati e tessuti ecosostenibili NEWLIFE™, tecnologia tessile ad alto valore tecnico/ambientale e innovativo che si fonda sul riciclo delle bottiglie di plastica raccolte nel nord Italia per la realizzazione del poliestere di ultima generazione usato per le luminarie.
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