La trapunta. La parola trapunta è il participio passato di trapungere. La parola trapungere deriva dal tardo latino trapungere, parola composta da trans e pungere. Trapassare da parte a parte un tessuto con una serie di punti ad ago regolari, per rinforzo, la trapuntatura, o anche per eseguire un ricamo per imbottire un giaccone o veste. Al riguardo cito un verso di Ariosto:“ …Brandimarte adorno, avea trapunta e di sua man contesta,…” La trapunta è una coperta a doppia fodera, detta anche imbottita o coltrone, ripiena di lana, ovatta, piume o materiale sintetico, trapassata da un lato all’altro da lunghi punti regolari. Il coltrone da coltre, suo accrescitivo è una coperta da letto imbottita di lana o piume e trapunta, ma anche una grossa tenda imbottita che si appende alle porte, specialmente delle chiese o di grandi sale, per riparo dal freddo. La trapunta anticamente era un Indumento imbottito e trapuntato, indossato nel Medioevo e nel Rinascimento sotto la corazza. I soldati crociati di ritorno dalla Terra Santa, talvolta indossavano questo particolare capo di abbigliamento. Dal XIV al XVII divenne particolarmente usato anche in Europa, non solo per quanto riguarda la moda maschile, bensì come particolare indumento da indossare sotto le armature dei guerrieri, in Italia questo particolare tipo di tessuto lavorato, impiegato anche nella produzione di tuniche. Le trapunte riportavano disegni sulla propria stoffa, raffiguranti animali, esseri umani, ritratti, proprio nella stessa misura in cui è possibile farlo su di un tappeto, dove l'abilità del disegnatore, e del maestro tessitore, riescono a conferire maggiore importanza al tessuto, ed al prodotto. In America i pionieri europei, visto che la carta scarseggiava, spinse le donne, veri numi tutelati di noi maschi a conservare ritagli di giornale, e qualsiasi altro pezzo di carta riuscissero a procurarsi, che veniva impiegata anche come isolante termico, e veniva inserito come materiale per l’imbottitura nelle trapunte, che cucivano con le loro mani. Come si vede la semplicità di utilizzo di questo indumento che serve a coprire, non ha mai smesso di accompagnare l'essere umano in tutta la storia della sua evoluzione. Favria, 11.03.2021 Giorgio Cortese Ogni giorno la vita quotidiana è simile ad uno scatto senza posa.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.