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la scelta rivoluzionaria, il rododendro!

la scelta rivoluzionaria, il rododendro! Il rododendro, per quanto è fragile se coltivato in pianura, è spesso preso come simbolo di “fragile incanto”, in verità in ambiente montano, che è poi quello d’origine, non se la cava male. E’ una questione di radici e di umidità, resta comunque un fiore molto usato per dichiarare amore, fragile o meno che sia, il sentimento che si desidera comunicare. Il nome del Rododendro deriva del greco rhodon, rosa en albero, l’albero delle rose, quindi significa, e proviene da varie zone: dall’Europa ma anche dalle montagne asiatiche e dai territori boreali del continente americano. Anche noi italiani abbiamo il nostro Rododendro che cresce spontaneo in tutto il Nord, è il Ferrugineum, detto anche Rosa delle Alpi e nel Nord-Est c’è anche l’Hirsutum, più comune. Ma questo fiore ha portato nel 1910 al diritto alle donne di votare nello Stato di Washington . Ma come avvenne? Nel 1893 durante l’esposizione universale di Chigaco Mary Cecil Cantrill rappresentante del Kentucky, il suo Stato natale, nel comitato femminile propose che ogni Sato scegliesse il suo fiore ufficiale. Nello Stato di Washington, in un’elezione tutta femminile, il rododendro prevalse su rosa canina, corniolo e trifoglio. Quell’elezione si rivelò rivoluzionaria. Se le donne potevano decidere il simbolo di uno Sato, allora erano in grado di votare i loro rappresentanti politici. Fu così che lo Stato di Washington, nel 1910 fu uno dei primi a concedere alle donne il diritto di voto. Favria, 9.06.2018 Giorgio Cortese Ricordiamoci che se mai dovessimo avere bisogno di una mano che ci aiuti, che ne troveremo una alla fine del nostro braccio. Abbiamo due braccia e due mani, una per aiutare noi stessi, l’altra per aiutare gli altri.
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