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L’ineguagliabile mosaico della vita

L’ineguagliabile mosaico della vita Camminare in una giornata di inverno e vedere il lato buono della natura spoglia. Gioire quando incontro un amico od esultare perché sul lavoro ho raggiunto quanto mi era stato richiesto, non solo per la gratifica materiale ma per la soddisfazione dell’animo che è impagabile. Scriveva il filosofo Arthur Schopenhauer che: “Le scene della nostra vita sono come rozzi mosaici. Guardate da vicino non producono nessun effetto, non ci si può vedere niente di bello finché non si guardano da lontano.” Certo la vita va vista nella sua interezza unendo tutti i tasselli del mosaico, ma la prospettiva dalla quale la si guarda per darle un senso, una forma compiuta, é guardarla dall'alto. Ogni realtà vista troppo da vicino ha contorni generali che sono sfumati, e i particolari accesi ostacolano la visione dell'insieme, e osservo i mulinelli che si formano nelle anse del torrente posso avere l'impressione che la corrente sia diretta verso la fonte e non sia diretta alla foce, da lontano la realtà è vista nella sua completezza completa. Per dare vita alla vita penso che bisogna sempre essere gentili con il prossimo, cercare di vivere in pace e armonia ma sempre con onesta è giustizia senza falsi buonismi. Personalmente più che un tassello del mosaico mi sento un filo della tela del quadro, un piccolo filo di una tela immensamente grande. Ma anche se sono un piccolo filo devo sempre essere sempre me stesso, senza confondere la mia specificità di filo diverso da ogni altro, e insieme, però, unirmi ad altri fili, perché un filo ha senso solo se si unisce ad altri fili, come una nota ha senso solo se si unisce ad altre note, come una lettera ha senso solo se si unisce ad altre lettere e così forma parole, frasi compiute, come questa breve riflessione. Insomma essere sempre me stesso, sforzandomi sempre di più nel dare e di smussare ogni giorno i mei umani difetti, ma legato altri come la lettera “o” rimane sempre “o” anche se si trova tra altre lettere come nella parola “prossimo” che senza le due o non avrebbe lo stesso significato. E allora capisco che in questo mondo siamo tutti delle piccole tessere di quell’ineguagliabile mosaico quotidiano che definiamo vita. Certo incastraci non e semplice perché ogni giorno avvengono continue novità lieti che cerco sempre di accogliere con stupore o tristi con mestizia e dolore. Ogni tanto qualcuno a cui siamo affezionati se ne va verso un nuovo viaggio dove prima o poi ci incammineremo tutti noi, vista la condizione umana. Ma ogni giorno qualcuno arriva con grande gioia con il profumo di giovanile fresca novità. Un quadro, la vita, senza cornice, ma solo fatta da piccolissimi fili, che quando intraprendono il nuovo viaggio vengo subito rimpiazzati da altri ed è forse per questo che è senza cornice per dare modo alla tela di accogliere ogni giorno sempre nuovi colori. Mi auguro che quando avverrà il mio momento si possa dire che ha sorriso di fuori anche quando era triste, ha cantato in play back perché era un grande stonato, ha pregato e si è anche agitato ma non ha mai odiato ne ceduto il suo onore ed onestà. Ha scritto sulla carta fiumi di pensieri, passioni e ricordi come il tempo ha scritto sul suo viso anno dopo anno con le rughe il suo passaggio. Grande è il mosaico della vita ed ogni giorno continuiamo a comporlo. Favria 22.12.2015 Giorgio Cortese Molte volte mi domando se le mie passioni possiedono una loro propria saggezza, perché guidano il mio pensiero e la scelta migliore nell’azione da compiere
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