Ogni tanti mi fermo a guardare il nostro mondo, rivelazione profonda di arte e sapienza, e ritrovare me stesso nei piccoli gesti quotidiani. Il tramonto con le nuvole orlate di rosa Ieri mattina l’amico Pietro mi ha fatto vedere una foto scattata l’altra sera al tramonto, in quell’attimo immortalato dalla foto, in quel momento rubato allo scorrere del tempo, come altre belle foto viste sui social forum, si vede il sole che in questo angolo del nostro bel Canavese che sta lentamente morendo dietro la linea del nostro umano orizzonte. Questo è il magnifico spettacolo del tramonto di queste sere, con le nuvole gagliarde che si tingono di rosa aiutate dall’ultimo raggio di sole. Nonostante il traffico della sera per un attimo mi immagino i sentimenti di chi ha scattato queste foto, o di chi come il sottoscritto le ha solo osservate. In quel magico attimo si è come circondati per un brevissimo lasso di tempo da un meraviglioso cerchio di silenzio, nonostante il frenetico traffico che in quei momenti si muove fremente lungo le strade. Personalmente in queste sere al calare del sole con il silenzio si insinua nel mio animo una vena di malinconia. Vedo sempre il tramonto con le nuvole ammantate di rosa come un fuoco ardente, ma ho la speranza che il sole ritorni ogni mattina ad illuminare il lungo tunnel della notte, che ritorni ogni giorno a sorgere che sia più splendente, più ardente, più sfavillante. Se penso al sole di queste sere che spariva tra le nubi al tramonto, mi sembra quasi che cosparga di rose le candide nubi per ricordami che se ho speranza lui sempre ritorna. Il sole che scompare all’orizzonte mi lascia sempre un senso di amarezza nell’animo, ma poi mi riprendo subito e sono fermamente convinto che domani sarà un giorno migliore. Questa certezza, sicurezza e la speranza è dentro di me e non muore mai e nel momento del tramonto con le nuvole rosa l’altra sera ne ho adocchiata una che dominava solitaria nel cielo colto all’imbrunire, una nuvola rosa abbellita da una orlatura di luce. Mi sono soffermato per pochi secondi su quel magnifico prodigio della natura con sincero stupore. Con la fantasia ho afferrato il filo dei desideri ed ho immaginato per un attimo di poterla cavalcare negli immensi spazi della cupola celeste. Favria, 21.12.2014 Giorgio Cortese
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