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Incredibile ma vero: a Biella 460 posti in carcere per 230 detenuti

Incredibile ma vero: a Biella 460 posti in carcere per 230 detenuti
Il carcere di Biella ha più posti che detenuti. Un caso anomalo rispetto a gran parte del resto d'Italia quello descritto dalla direttrice Antonella Giordano. "La nostra struttura non soffre di problemi di sovraffollamento - spiega -. Forse, rispetto alla situazione nazionale, può sembrare improbabile, ma il problema credo riguardi le grosse strutture che sicuramente, come evidenziato dal presidente Napolitano, soffrono di gravi disagi". La capienza del penitenziario di via dei Tigli è di 260 posti, con una permanenza media di detenuti che va dai 220 ai 230. A questi numeri occorre poi aggiungere quelli del nuovo padiglione aperto a gennaio. Si tratta di una sezione a custodia attenuata: ospita reclusi, un centinaio al momento, che hanno aderito a uno specifico patto di responsabilità e, quindi, godono di benefici diversi da quelli assicurati nelle aree di media sicurezza. Questa speciale sezione potrà ospitare, a pieno regime, circa 200 persone. In tutto, dunque, i posti sono 460, che fanno di Biella il secondo carcere per grandezza dopo quello di Torino. Nessun problema di sovraffollamento, dunque, come in molte altre carceri italiane. C'è invece un altro problema, anche questo molto diffuso nelle case circondariali, ovvero la carenza di personale, tanto amministrativo che di polizia penitenziaria. Gli organici sono sottodimensionati e le iniziative sindacali si moltiplicano. L'ultima è dell'Alsippe, l'Alleanza sindacale polizia penitenziaria, che ha inviato una lettera al parlamento. "Tutti i giorni i colleghi - si legge - affrontano avversità che vanno dall'organizzazione del lavoro al rispetto dei diritti".
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