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Il Po straripa ai Murazzi: prevista per domani la piena

In serata il Comune ne ha ordinato la chiusura per ragioni di sicurezza. La situazione è critica anche in provincia

Il Po è straripato ai Murazzi

Il Po è straripato ai Murazzi

Il maltempo in queste ore sta flagelando l'Italia da Nord a Sud. A Torino è stata disposta da questa sera la chiusura cautelativa dei Murazzi del Po al transito veicolare e pedonale a causa dell'arrivo della piena del fiume. Ne dà notizia una nota di Palazzo Civico nella quale si sottolinea che "la Protezione civile della Città di Torino continua a monitorare attentamente le condizioni del tempo e la situazione idrogeologica in città". "Come preannunciato - prosegue la nota - le previsioni meteo prevedono la ripresa delle precipitazioni in serata, con pioggia forte anche a Torino".

Nonostante alcune ore di tregua, con sole caldo, infatti, le previsioni meteo prevedevano la ripresa delle precipitazioni, con piogge forti.

In provincia la situazione non è migliore. Ci sono dei problemi su alcune strade nel Torinese a causa del maltempo. A Leini è stata chiusa per allagamenti via Caselle Vecchia: i tecnici Smat e del Comune stanno posizionando delle griglie al posto dei tombini chiusi per consentire lo smaltimento delle acque.

A Valchiusa, in Valchiusella, il sindaco Maurilio Vercellio ha firmato un'ordinanza di chiusura della strada per la località Inverso a causa di uno smottamento che ha provocato il cedimento dell'asfalto.

A Valchiusa è stata chiusa per uno smottamento la strada in località Inverso

In considerazione del pericolo idrogeologico, il sindaco di Chivasso, Claudio Castello ha invece firmato un'ordinanza che, fino al termine dell'emergenza, vieta l'avvicinamento alle sponde e agli alvei del torrente Orco e del fiume Po. Con lo stesso provvedimento il Comune ha deciso di chiudere la parte del parco del Bricel che si affaccia sul Po e il parcheggio ad ovest del torrente Orco.

Il maltempo non sta risparmiando neppure le altre regioni.

La Toscana è nuovamente colpita dal maltempo a neppure un mese di distanza dai nubifragi che lo scorso 23 settembre fecero anche due vittime, un bimbo di 5 mesi e la sua nonna, in vacanza nel Pisano, travolti dalle acque del torrente Sterza. Il governatore Eugenio Giani ha già firmato la dichiarazione di calamità regionale per sei province, annunciando di chiedere quella nazionale.

Problemi per il maltempo anche in Emilia-Romagna e in Veneto. Il bilancio a stamani dei vigili del fuoco era di oltre 350 interventi tra Toscana, Liguria ed Emilia Romagna. 

Tra i territori più colpiti in Toscana come già a settembre, quello di Livorno: a Campiglia Marittima la notte scorsa sono caduti 172 mm di pioggia di cui almeno 120 mm in un'ora, e il fiume Cornia ha rotto gli argini in sei punti, fortunatamente sul lato delle campagne: ci sono stati salvataggi da parte dei vigili del fuoco che hanno anche provveduto a evacuare una Rsa. Un uomo a Cafaggio si è salvato dalla furia dell'acqua aggrappandosi ai cartelli stradali.

Nel pomeriggio di oggi poi a tracimare è stato il fiume Cecina a Cinquantina, frazione di Cecina, al passaggio dell'ondata di piena che aveva una portata d'acqua "enorme", "mai registrata prima con 11 metri di altezza a Steccaia e 2900 metri cubi d'acqua al secondo". Il fiume era un sorvegliato speciale, tanto che era stata disposta la chiusura delle scuole e anche di un tratto della variante Aurelia.

Tra le province colpite anche quella pisana, dove sempre il Cecina ha allagato le campagne e alcuni negozi a Montescudaio precauzionalmente evacuati. Sempre nel pisano lo Sterza è nuovamente tracimato. Nel fiorentino allagamenti e abitazioni isolate e per questo evacuate a Castelfiorentino. Ancora Siena dove si è allagata anche la stazione, che riaprirà domani. Lo stato di calamità regionale è stato firmato anche per le province di Grosseto e di Pistoia.

Non ancora calcolati i danni all'agricoltura: le associazioni di categoria parlano di di migliaia di ettari di campi sommersi da acqua e fango. Per domani in Toscana è di nuovo codice giallo.

È invece allerta rossa in Emilia Romagna, dove già dalla notte scorsa ci sono stati problemi in Appennino - isolato anche il paese di Enzo Biagi - e problemi nel capoluogo mentre per domani scuole chiuse a Ravenna e in altri comuni della Romagna, treni sospesi tra Faenza e Marradi e ordine di evacuazione delle case vicino a corsi d'acqua nel Bolognese.

In altre sette regioni per domani invece è allerta arancione: in Calabria, Sicilia, una parte dell'Emilia-Romagna e in parte della Campania, dove oggi ci sono stati disagi e strade allagate sulla costiera amalfitana e su quella sorrentina e un uomo è rimasto leggermente ferito a Napoli per la caduta di un albero. Allerta anche per Basilicata, Puglia e Veneto dove oggi ad essere colpito è stato in particolare il vicentino, con allagamenti sulla statale del Brennero, prima chiusa e poi riaperta, e la circolazione ferroviaria sospesa per ore sulle linee Vicenza - Padova/Schio/Treviso. 

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