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TAV Torino - Lione: "Il 2023 è l'anno della svolta"

Il completamento dell'opera è previsto per il 2032

Tav

E' stata sabotata la linea alta velocità Torino-Milano tra Chivasso e il capoluogo piemontese

"Questo è per noi un anno di svolta: l'affidamento del 100% dei lavori per il tunnel di base della Torino-Lione e il lancio della gara per l'attrezzaggio ferroviario segnano infatti un importante momento di passaggio nel nostro progressivo cambio di pelle: da qui a 10 anni, mentre completeremo i lavori civili, ci prepareremo a diventare gestori di una linea ferroviaria che richiederà, tra l'altro, tecnologie avanzate e nuove professioni".

Così Maurizio Bufalini, direttore generale aggiunto Italia di Telt e direttore Divisione Tecnica, ha spiegato - in un incontro organizzato dall'Unione Industriali di Torino - l'importanza che riveste il 2023 nel percorso di avvicinamento all'obiettivo della nuova infrastruttura internazionale.

L'incontro all'Unione industriali è stato organizzato per illustrare al mondo dell'impresa l'opportunità di partecipare, anche sviluppando delle partnership con gli operatori francesi, alla gara del valore di 3 miliardi con cui Telt affiderà l'armamento e l'attrezzaggio tecnologico della tratta ferroviaria internazionale.

Nei prossimi giorni sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea. "La gara che stiamo per lanciare è una grande opportunità per integrare innovazione ed expertise di cui Italia e Francia sono campioni. Il nostro auspicio è quindi che occasioni come questa incoraggino la creazione di raggruppamenti binazionali anche nel settore delle tecnologie. Il nostro obiettivo è portare le migliori eccellenze nella nuova linea e operare in coerenza con gli obiettivi di sostenibilità e resilienza, nonché con il Dna binazionale dell'opera" ha sottolineato.

Abbiamo circa 2000 persone al lavoro con noi, dovremo arrivare a 4000 diretti e altrettanti nell'indotto. Il completamento della realizzazione delle opere è previsto alla fine del 2032 e il primo gennaio del 2033 dovrebbe passare il primo treno".

Il punto di vista francese

Arriva per le imprese il bando da 3 miliardi di euro per attrezzare il tunnel della Torino-Lione, ma gli occhi sono puntati sulla riunione di giovedì 22 giugno della Commissione Intergovernativa. Non si temono brutte sorprese dopo la conferma della Francia della disponibilità dei fondi, anche se è ormai evidente che i tempi per completare la tratta francese dell'opera saranno più lunghi del previsto.

"La Tav? Non ne abbiamo parlato", ha spiegato la premier Giorgia Meloni al termine del suo incontro col presidente francese Emmanuel Macron: "I nostri sherpa stanno lavorando - ha spiegato - perché chiaramente per noi, al di là delle manifestazioni, è importate procedere velocemente. Da parte italiana c'è la volontà di procedere velocemente, quindi su questo è importante coordinarsi, i nostri team stanno parlando già da giorni".

Emmanuel Macron

Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvin intanto incalza Parigi: "Non prendo neanche in considerazione l'ipotesi che la Francia si rimangi la parola e venga meno agli impegni presi con l'Ue e con l'Italia, Il ministro francese mi ha dato rassicurazioni verbali. Mi interessano gli impegni nei fatti. Mi auguro che la Francia non si fermi e non torni indietro".

Giorgia Meloni, presidente del consiglio dei ministri

Anche Paolo Foietta, presidente della delegazione italiana della commissione per l'Italia, è fiducioso. "Mi aspetto che giovedì la Francia dia tempi certi sull'avvio della tratta nazionale francese. Siamo molto soddisfatti degli impegni assunti dal ministro Beaune davanti all'assemblea nazionale, la Francia ha i 3 miliardi sul tavolo. Non possiamo però aspettarci che tutto sia pronto per il 2033, ci vorranno 4 o 5 anni in più per la tratta francese, ma non sono anni in cui tutto resterà fermo. Nel 2033 sarà pronto il tunnel di base e si passerà da 30 a 100 treni al giorno, 4-5 anni dopo diventeranno 180".

Per partecipare al bando per attrezzare il tunnel le imprese avranno l'opportunità di partecipare, anche sviluppando delle partnership con gli operatori francesi. "Ci troviamo dinanzi a un'occasione eccezionale per le aziende del nostro territorio" sottolinea il presidente degli industriali torinesi, Giorgio Marsiaj.

Lorusso: "Condanna per le proteste violente contro la Tav"

Intanto la politica si mobilita per condannare le proteste dei giorni scorsi: "Ferma condanna per le proteste violente contro la Tav". Ad esprimerla il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, durante la trasmissione radio del martedì, 'Tutto Città. Il Sindaco in diretta' su Radio Gtt e Radio Juke Boxe Torino.

Il sindaco di Torino Stefano Lo Russo

"Le manifestazioni No Tav purtroppo continuano in maniera violenta - osserva - ed è una cosa su cui personalmente e come amministrazione siamo fortemente contrariati e contrari. La Tav è un'opera strategica per il nostro territorio. Immaginiamo quale potrà essere la mobilità con la Tav e la linea 2 della metro. Cambierà radicalmente anche la percezione internazionale della città. Sono rammaricato - conclude Lo Russo - quando vedo questi scontri e la posizione non può che essere di ferma condanna perché non si protesta in modo violento a quel livello".

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