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FIRENZE. Cassa di Risparmio di Firenze assorbita da Intesa San Paolo dopo 190 anni

FIRENZE. Cassa di Risparmio di Firenze assorbita da Intesa San Paolo dopo 190 anni

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Si conclude oggi la storia, lunga 190 anni, della Cassa di Risparmio di Firenze: in data odierna infatti si perfeziona l'incorporazione dell'istituto in Intesa Sanpaolo, la banca che ne detiene il controllo dal 2007. Il consiglio d'amministrazione presieduto da Giuseppe Morbidelli, in prorogatio dall'anno scorso, decade e non verrà ricostituito: continuerà invece a essere utilizzato il marchio Banca Cr Firenze, che in base agli accordi raggiunti da Fondazione Cr Firenze e Intesa nel 2015 dovrebbe essere mantenuto almeno fino al 2024. Il legame con il territorio sarà assicurato, oltre che dalla Fondazione Cr Firenze, che è azionista di Intesa Sanpaolo col 2%, dalla permanenza della direzione territoriale Toscana e Umbria (con la riconferma del direttore Luca Severini) con una certa autonomia nella gestione del credito, e dalla costituzione di un nuovo 'consiglio di territorio', organo consultivo di cui faranno parte rappresentanti delle categorie economiche e della società civile, per esprimere le richieste del territorio. La Cassa di Risparmio nacque nel 1829 per iniziativa di alcuni notabili fiorentini legati all'Accademia dei Georgofili, con lo scopo di favorire il risparmio delle classi meno agiate e stimolare gli investimenti nelle attività produttive. Il primo presidente fu Cosimo Ridolfi, tra i soci fondatori figurava Bettino Ricasoli, e a concedere l'approvazione per la nascita della banca fu il Granduca Leopoldo II. A portare avanti questa eredità è ora la Fondazione, che ne occupa la sede storica inaugurata nel 1865 in via Bufalini, a due passi dal Duomo: e proprio Morbidelli, l'ultimo presidente di Banca Cr Firenze, è uno dei possibili successori di Umberto Tombari, che guida la fondazione dal 2014 ed è in scadenza a maggio.
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