Sono sempre più ai ferri corti i due rami della famiglia che controllano con il 50% ciascuno la Paglieri, storica azienda alessandrina a cui fanno capo marchi noti come Schiapparelli e Felce Azzurra. Lo scontro, che va avanti da tempo, è soprattutto fra due donne: Debora, presidente e amministratore delegato della società, figlia di Mario e sua cugina Barbara, figlia di Aldo (fratello di Mario). La prima a uscire allo scoperto è Debora: in una nota annuncia l'intenzione di rilevare l'intero pacchetto azionario della società per porre fine "alla forte e perdurante conflittualità tra i soci". In serata arriva la replica di Aldo Paglieri, che controlla metà dell'azienda con Barbara e l'altro figlio Lodovico: non vendiamo, anzi se maturassero le condizioni siamo interessati ad acquisire noi il controllo. La complessa situazione dell'azienda - spiega Debora, che detiene il suo 50% con il padre Mario e il marito Fabio Rossello - si era sopita un paio di anni fa grazie alla decisione da parte dei Paglieri di spogliarsi della gestione societaria, affidandola ad un manager esterno. Oggi i contrasti si sono riacutizzati, riproponendo quelle profonde divergenze nella visione strategica e gestionale del gruppo, che purtroppo rischiano di compromettere il buon andamento della società creando una situazione di stallo nei processi decisionali e mettendo a rischio sia la stabilità sia il futuro sviluppo. "Preso atto della insanabilità del conflitto e nell'ottica di voler assicurare una continuità di crescita al Gruppo Paglieri, mantenendone saldo il suo legame e la sua permanenza sul territorio, io e i miei familiari siamo disponibili a rilevare la totalità del pacchetto azionario, prima che questi contrasti ne compromettano seriamente il futuro", dichiara Debora Paglieri. "La nostra decisione ha l'obiettivo di assicurare una gestione unitaria in grado di garantire il proseguimento dei piani di sviluppo del Gruppo, anche in una dimensione internazionale, la conservazione dei posti di lavoro e il mantenimento sul territorio della presenza dell'azienda e delle sue sedi produttive". "Il gruppo - ribatte Aldo Paglieri che è seguito dallo studio legale Benessia-Maccagno - malgrado la crisi prosegue nei suoi piani di sviluppo e genera buoni risultati economici e industriali, che consentono di guardare serenamente al futuro, come le banche e i fornitori che lavorano con noi sanno benissimo. Mi ha amaramente sorpreso la leggerezza con la quale mia nipote Barbara ha evocato addirittura rischi per la sua stabilità e il futuro sviluppo. I giovani, lo sappiamo, qualche volta hanno delle increspature". La Paglieri occupa attualmente 170 addetti presso la sede produttiva di Spinetta Marengo (Alessandria) e la filiale di New York. L'azienda era nata come profumeria nel 1873 ed è stata sempre controllata da componenti delle famiglia.
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